Saturday, December 18, 2010

Mediaset and conflict of interest



Italy’s newspapers are weak and its internet connections slow, so television is by far the most valuable medium. ZenithOptimedia, a media agency, reckons TV grabs 57% of Italian ad spending, compared with 37% in America. And Mediaset dominates television in its market like no other European broadcaster (see chart).

Social Networks - South Park episode

This episode is awesome!

Kyle - Yeah, dude, we made you your own facebook page!



Am I a joke to you, Stan?!

Long Term unemployment - Disoccupazione di lungo periodo




Bell'articolo che si chiude con una considerazione amara:
When the economy recovers at last, many will be left behind.

Finally, everything is good again (?)



Dall'Economist.

Il problema grave e' la disoccupazione, gli Stati Uniti non sono abituati a tassi di disoccupazione di tipo "europeo".
• Disoccupazione al 10%
• 6 milioni di Americani sono stati disoccupati piu' di 6 mesi
• 2 miloni di Americani disoccupati perderanno il sussidio di disoccupazione a fine 2010.

Inoltre, il valore degli immobili sta scendendo ancora, e ci sono 11 milioni di case che adesso valgono meno dei mutui accesi per comprarle.

I segnali positivi (la bilancia commerciale in positivo, aumento delle vendite al consumo nel periodo natalizio, l andamento in crescita della borsa) reggeranno se la disoccupazione restera' cosi' elevata?

Social Networks - Della Privacy



Si parla molto della vera utilita' dei social networks. Saranno utili? Non saranno utili?

Prima di tutto voglio entrare nel discorso privacy, che io ritengo un diritto dell'individuo. Lo ritengo un diritto dell'individuo ONESTO.

Ritengo invece un diritto delle autorita' intecettare TUTTI coloro che si pensa siano in procinto di commettere un reato, o che stiano gia' commettendo un reato, o che abbiano commesso un reato e, attraverso le intercettazioni, si riesca a capire chi c'e' dietro e quali sono gli attori coinvolti e gli accordi presi. Questa NON e' violazione della privacy, e' attivita' investigativa volta a permettere alle autorita' di acciuffare i gaglioffi. Lo fanno tutti gli stati moderni, Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Germania.

E ritengo un diritto dei cittadini venire a conoscenza delle intecettazioni di uomini pubblici (siano essi parlamentari, dirigenti amministrativi o rappresentati nazionali o locali di partiti) che abbiano tramato con i loro compari per realizzare attivita' illecite.

In Italia sulla privacy siamo a posto dal punto di vista legale. Abbiamo la nostra legge che tutela il cittadino onesto dalle invasioni. La legge sulle intercettazioni e' un'altra cosa (parte 1). E le balle che i politici ci raccontano (parte 2).

Quindi, qui voglio parlare della privacy del cittadino onesto visto che si sente spesso dire: i social network sono una violazione della privacy dell individuo.
Chi lo dice non ha tutti i torti, ma secondo me e' il cittadino/l utente dei social networks a dover riflettere su dove siano i limiti che lui stesso si vuole porre, visto che e' lui stesso a dover condividere il proprio materiale.

Io penso che la privacy c'e', se e' l'individuo a riconoscerla.

Una volta la dimensione personale era ben definita. Era quella della sfera familiare. Molto restava dentro quei confini. E pochi avevano una vita "pubblica". Di solito erano i politici ad avercela.

Da allora, c'e' stato un cambiamento, che io ritengo tecnologico, sociale e globale.

TECNOLOGICO - e' arrivato Internet, la tecnologia e i social networks a ri-definire i confini della sfera personale.

SOCIALE - Piano piano e' passata la consapevolezza che il ruolo dell'individuo e' sempre piu' importante e potente grazie alla tecnologia e alla sua portata (reach).
In poche parole 1: anche se non sono Paris Hilton, posso anche io avere una dimensione VIP e fare la mia porca figura con i miei amici su Facebook o LinkedIn o quant'altro.
In poche parole 2: con il mio blog posso partecipare alla vita pubblica e politica, e condividere notizie che altrimenti nessuno saprebbe. Vedi i casi delle rivolte in Iran, o il Blog del Fatto Quotidiano o i mille blog nati in Italia (quello di Beppe Grillo, e i mille altri).
In poche parole 3: le autorita' sanno che internet e' una minaccia, e' un vettore delle notizie in tempo reale e son sempre a rincorrere, tappare buchi e silenziare.

GLOBALE - In questo mondo ultra connesso e ultra spaventato, dove le autorita' spacciano le continue invasioni della nostra sfera personale come un grado ulteriore di sicurezza, la privacy e' diventata una chimera da barattare al miglior ministro della difesa.

QUINDI - la privacy dei social networks siamo noi i primi a doverla riconoscere come un diritto e siamo noi i primi a dover(ce)la difendere. I social networks devono predisporre tutti gli strumenti atti alla cancellazione dei dati e alla non diffusione.

Saturday, December 11, 2010

Hai magnato? Te sei saziato?



• E di secondoo, abbacchiettoooo!!!

• E di contorno una bella patata fritta, intera, rotonda e fritta!!

• E' sangue! No, e' sugo.

Friday, December 10, 2010

Uno dei migliori monologhi di Travaglio



prendersela con Bondi e' un po' come picchiare i bebe' che fanno la popo sul vasetto

- veri o presunti - chiusa la parentesi.

Il principe di Machiavelli cerca moglie, o magari una escort.

FENOMENALE

Monday, December 6, 2010

Giovani democratici crescono... male.

Il grande Ferrazzi in qualche modo l'ha spuntata e adesso sta in consiglio comunale. L'ha spuntata nel senso che, visto che coi numeri in comune non ci e' arrivato, in qualche altro modo deve aver fatto. Come si dice, Dio vede e provvede.

Forse prima o poi ci spiegheranno il trucco.

In ogni modo: il Ferrazzi fa sicuramente bella figura se trova sul suo cammino questi giovani democratici:

http://www.sedicimantova.net/politica/politica-locale/95-intervista-doppia-a-nicolini-e-ferrazzi

Se queste sono le nuove leve del PD...

Bella intervista di Piero Ricca a Mavala' Ghedini

Monday, March 15, 2010

Il paradiso dei calzini: Claudio Brachinooooo, sospeso per 2 mesi!


Il giudice Mesiano e la canzone di Capossela.

Calzini Calzettini Calzetti Calze Collant Autoreggenti Calzoni Calzone Calzamaglia

Uno dei grandi dipendenti del gruppo Fininvest, tale, Claudio Brachino, nientemeno che direttore responsabile di Videonews (ahh, pero'!).

Claudio Brachino, direttore responsabile di Videonews in pectore, con oltre 20 anni di onorata (si fa per dire) carriera giornalistica, e' stato sospeso oggi per 2 mesi dall'ordine dei Giornalisti della Lombardia.

Mado'! Che avra' fatto per meritarsi addittura la sospensione? Dall'ordine poi. Non so se ti e' chiaro, ma l'ordine in Italia, anzi, gli ordini in Italia ci stanno proprio per evitare che qualcuno venga sospeso.

Ma che ha fatto Claudio Brachino? Miii, e che non me lo rricordo? Dammi un aiutino, dai!

Ok, ti do un suggerimento: calzini turchesi.

Brachino è stato sanzionato - si legge nel comunicato dell'Ordine - per aver messo in onda un servizio filmato contenente "immagini diffuse in violazione dell'art. 2 della Legge istitutiva dell'Ordine, la n. 69 del 3 febbraio 1969 nonché degli art. 137 Dlgs 196/2003 e 6 del Codice deontologico". "Il servizio firmato da Annalisa Spinoso (iscritta all'Ordine della Sicilia) - prosegue l'ente di categoria nella nota - ritraeva Raimondo Mesiano, giudice del Tribunale di Milano, che pochi giorni prima aveva emesso in sede civile una sentenza di risarcimento danni di 750 milioni di euro a carico di Fininvest, cui fa riferimento la rete televisiva per la quale Brachino lavora".

Brachino, ma che combini! Ma chi ti ha dato da fare questo scoop? Eh? Diccelo a noi! Lo volevi tu il posto di Minzo, nevvero? Eddai, di' la verita' che lo volevi tu l'editoriale sui calzini turchesi. Ti sei pure dovuto scusare con tutti, per dei calzini!

Un altro video, va!
CORNACCHIONE - I CALZINI DI MESIANO - CHE TEMPO CHE FA - 18/10/09 - DA VEDERE TUTTO, I CALZINI DAL MINUTO 6.40


Ahahah non potro' mai piu' pensare ai miei calzini turchesi senza che mi disegni un ghigno in faccia. Grazie Claudio per darmi queste soddisfazioni, non pensavo di meritare tanto. Grazie!

Fonti:
L'Ordine sospende Brachino per il servizio su Mesiano

Pietro Ferrazzi - Dell'Utri e' il suo biglietto da visita

Il signore al centro lo conosciamo, Pietro Ferrazzi alla sua destra

La foto e lo scambio di commenti sotto sono pubblici su Facebook oggi 16 marzo 2010, basta iscriversi a questo fantastico gruppo.

E lo scambio online tra io sottoscritto e Pietro Ferrazzi, sull'opportunita' per un giovane politico di stare di fianco ad un uomo d'onore come Marcello Dell'Utri.

Pietro Ferrazzi e' una giovane promessa del firmamento politico mantovano. Laureato in legge all'universita' di Parma, ci tiene a ribadire che va fiero della sua amicizia con il signor Marcello Dell'Utri.

Mentre infatti io commento la foto di cui sopra ricordandogli chi e' il signore palermitano che sta abbracciando con una piccola storiografia, il Ferrazzi si inalbera e risponde con una stoccata degna di un fiorettista consumato:
Caro Marconato, non so chi tu sia. Conosco invece molto bene il sen. Dell'Utri e mi onoro della sua amicizia. La giustizia italiana, in tema di mafia, ha perso credibilità molti anni fa quando ingabbiò Enzo Tortora e ha continuato a delegittimarsi con i casi di Mannino, Contrada, Andreottti ecc ecc...Arriverà il momento della verità anche per Dell'Utri, cui certo non rinnego ora per opportunismo nè mai rinnegherei la mia stima e il mio affetto.

Peccato che il momento della verita' sia arrivato per Marcello Dell'Utri circa 10 anni fa quando decise di patteggiare 2 anni e mezzo definitivi in Cassazione per false fatture e frode fiscale. Patteggiamento e' uguale a riconoscersi colpevole, confessare e, per questo, ottenere una pena piu' breve.

Ebbene si', ho dovuto dargli questa brutta notizia! Che fara' il Ferrazzi adesso? Si stara' strappando i capelli! Avra' chiamato in lacrime il suo uomo modello per chiedegli lumi:

'Sigh! Sniff! Sob! Marcello, ma e' vero che hai patteggiato? Ma perche'? Perche' l'hai fatto? Uno come te, con la tua esperienza!! Sigh! Sigh! Sniff! Sniff! Sob! Sob!'

Anche a lui, il grande dell'Utri avra' risposto con una delle sue frasi celebri, una delle frasi con cui erudiva i colleghi imputati e i discepoli in un circolo delle Marche 10 anni fa dopo aver patteggiato e dopo aver licenziato i suoi legali: “Nei processi non patteggiate mai, non parlate mai e fate passare più tempo possibile: magari intanto muore il pm, o il giudice, o un testimone...”.

Come si direbbe in perfetto siciliano: 'Si tu si mutu, surdu e taci, campi cent'anni in paci' [traduzione: se fai il muto, il sordo e stai zitto, vai sempre sereno]

Fonti:
Salvate il soldato Dell'Utri

Sunday, March 14, 2010

Editto Bulgaro 2: Berlusconi disse 'Aprite il fuoco su Santoro e gli altri'

Ecco la mappa de 'Il Fatto Quotidiano' di Domenica 14 Marzo 2010 che ricostruisce l'inchiesta di Trani e i suoi sviluppi.

Articolo 21 della Costituzione:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"

Antonio Massari su 'Il Fatto Quotidiano' svela l'inchiesta di Trani dove il Presidente del Consiglio e' indagato per concussione. Eccovi il primo paragrafo.

'Bisognava aprire il fuoco su Annozero e tutte le trasmissioni che le somigliavano. Era questo che Berlusconi e il commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi si dicevano al telefono, alla fine del 2009, nelle settimane in cui ipotizzavano di mettere in atto una “strategia” per fermare Santoro. “Dovete fare qualcosa che consenta alla Rai di dire: chiudiamo tutto” diceva Berlusconi. Innocenzi non si ribella. Anzi. È pronto ad “aprire il fuoco” nel giro di pochi giorni. Il premier ribatte che non ci si può limitare a Santoro: il fuoco va aperto su tutte le trasmissioni che somigliano ad Annozero. Berlusconi è esasperato da Santoro. Ma anche Floris, con Ballarò, gli crea dei fastidi. Non riesce più a sopportare “la faccia” di Di Pietro in televisione.

Fonti:
Il Fatto Quotidiano

Io sono del Partito dell'Amore per la Costituzione Italiana

Roma, piazza Navona, 07/03/2010 - V. Marinelli, un giudice della Cassazione, parla del Decreto truffa "Salva-liste" in occasione della manifestazione organizzata dal Popolo Viola a difesa della Costituzione.

Articolo 1 della Costituzione:
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle FORME e nei limiti della Costituzione."

Wednesday, March 10, 2010

Quant'e' difficile imparare

Una classe come tante, in un periodo come tanti

Circola da qualche settimana in rete questo scritto di Elsa Morante. Per chi se lo fosse perso:
Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.”

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo è del 1945 e si riferisce a Mussolini.

Tuesday, March 2, 2010

Il cittadino non deve vedere la luce: censura dei talk-show politici ad un mese dalle elezioni

Articolo 21 della Costituzione:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"

Al grido "W Putin" il parlamento decide che uno stop a tutti i talk-show ad un mese dalle elezioni avvicinera' l'Italia ai virtuosismi russi.

Obiettivo: mantenere i cittadini all'oscuro degli sviluppi dei seguenti temi scomodi. Mi limito ad elencarli qui sotto, senza approfondimento, ma l'utilizzatore finale e' sempre il PdL, il Partito dei Ladri:
• Liste pulite: gli incandidabili regione per regione;
• Il pasticcio liste PdL a Roma e le irregolarita' di Formigoni in Lombardia;
• Scandalo Bertolaso e protezione civile;
• Nuove leggi ad personam e, forse, anche ad listam e manovre di avvicinamento all'ILlegittimo impedimento (contrario e' l'80% della popolazione, di destra e di sinistra);
• L'Aquila e la popolazione che con le carriole libera la zona rossa dalle macerie;
• La neutralizzazione ad opera del Governo delle liberta' di uno degli strumenti piu' pericolosi per scoperchiare il marcio del nostro paese: le intercettazioni telefoniche;
• La situazione disastrosa della nostra economia e il fatto che non ci siano segnali di ripresa.

Come funziona a Londra, ad esempio:
Nessun black-out. Si fanno tutti i talk show fino ad un giorno prima delle elezioni. Viene dato lo stesso tempo a tutti i partiti politici, tanto sulla BBC quanto sulle TV private. Il primo ministro affronta l'opposizione in Parlamento una volta alla settimana e l'evento viene teletrasmesso.

Fonti:
Repubblica TV - Par condicio, stop ai talk show, 2/marzo/2010
New York Times - Nuvole nere sulla stabilita' finanziaria dell'Italia?

Sunday, February 28, 2010

Il mondo sottosopra: La liberta' di informazione in Italia

Peter Bruegel - Il Mondo Sottosopra(1559)

Articolo 21 della Costituzione:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"

Il vero problema dell'Italia e' la mancanza di informazione libera.

L'informazione libera e' avere tanti giornali che raccontano dal loro punto di vista quello che succede. Questo e' il pluralismo.

In Italia invece ci sono molti giornali e poco pluralismo, perche' gli editori non sono interessati a vendere i giornali ma a vendere i loro prodotti o se' stessi per fare affari in altri settori. E questo non ha nulla a che fare con l'informazione.

La mancanza di liberta' di informazione e' il problema piu' grave perche' fa si' che i problemi vengano nascosti ai cittadini. O che i cittadini vengano continuamente confusi da immagini e fatti che sono sempre artificialmente mantenuti fuori fuoco. Quindi si ricorrera' sempre a soluzioni di fortuna e quindi non si risolvera' mai nulla. E' la spirale che si auto genera di un sistema malato. La soluzione e' che siano ormai i cittadini a fare informazione.

I fatti non possono essere raccontati dai politici perche' loro stessi hanno creato le situazioni e quindi sarebbe come chiedere all'oste se il vino e' buono. I politici devono raccontare cosa vogliono fare e cosa vorranno fare. I fatti devono essere raccontati da giornalisti liberi che, come controllori esterni dei politici, si assumono la responsabilita' di cio' che scrivono.

Su un giornale edito da una casa automobilisica, difficilmente vado a cercare informazioni su quale macchina comprare. Se un giornale appartiene al presidente del consiglio, difficilmente vado su quel giornale a chiedere se il presidente sta facendo bene. Perche' c'e' un conflitto di interessi.

Purtroppo l'Italia e' un paese capovolto, dove ci sono i politici che raccontano i fatti (che loro stessi hanno contribuito a creare) e i giornalisti che bastonano o premiano i politici sulla base degli interessi politici degli editori (che pagano il salario ai giornalisti).

La mancanza di editori puri in Italia e' la causa piu' significativa che spiega la mancanza di informazione libera e la confusione che si respira.

Quindi ecco chi c'e' dietro le testate dei giornali italiani:

La Stampa: giornale governativo della Fiat;
• La Repubblica: De Benedetti, imprenditore di centro sinistra;
Libero e il Riformista: Angelucci, deputato nel PdL (per questo scampato al carcere), ex palazzinaro di Roma, proprietario di molte cliniche private e bipartisan con un giornale di destra e uno di sinistra visto hanno bisogno di buoni rapporti con il governo e le giunte regionali che cambiano, a volte son di destra e a volte son di sinistra. Chiunque vinca o perda le elezioni, Angelucci vince sempre. E il politico di turno concedera' appalti sanitari alle sue cliniche;
• il Foglio, il Giornale, Panorama, Chi: Silvio Berlusconi;
• Il Messaggero, Il Gazzettino, Il Mattino: Caltagirone, suocero di Casini;
Corriere della Sera: giornale della borghesia milanese, tutta la Confindustria e le principali banche italiane;
Il Sole 24 ore: la Confindustria, editore Emma Marcegaglia. Confindustria, l'associazione degli imprenditori italiani, anzi prenditori. Prenditori di denaro pubblico, sempre a chiedere soldi allo stato italiano sotto forma di incentivi e finanziamenti perche' non sono capaci di fare gli imprenditori;
Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno: Attilio Monti, petroliere;
Il Fatto Quodiano, nessuno. Chi l'ha fondato.

Fonti:
Marco Travaglio e la liberta' di informazione
1 - I giornali in Italia 2 - Perche' gli imprenditori della sanita' privata diventano editori di giornali 3 - Ciarrapico conflitto di interessi degli editori Gianni Riotta e il politico dell'anno Confindustria e governo Tremonti - Marcegaglia inceneritori 4 Corriere della Sera e la foto di Di Pietro, Contrada e lagente della Cia Feltri il Giornale Panorama e il complotto DAddario Marrazzo Tartaglia 5 Panorama e il complotto D'Addario utilizzatore finale e utilizzatore iniziale: oscura centrale spionistica Tarantini protasi sanitarie - Bertolaso 6 - La realta' cambia a seconda di come la chiami, Processo MORTO (breve), ILlegittimo impedimento 7 - Processo estinto

Fanno piu' male i Bertoladri o le intercettazioni telefoniche?


Magia! Mistero! Apparizioni! Sparizioni! E zac, da YouTube scompare il video: "I bertoladri" di Marco Travaglio tratto dalla sua trasmissione Passaparola. La motivazione: "Questo video non è più disponibile a causa di un reclamo di violazione di copyright da parte di Mediaset".

Ahahah ma chi lo avrebbe mai detto! Quindi Travaglio e' sotto contratto per Mediaset, a nostra insaputa. ;)

Cosa e' successo: RTI promuove una causa civile contro YouTube, che e' un hosting service provider e ha l'obbligo di rimuovere i contenuti che violino il copyright. Il giudice nomina un consulente che effettua verifiche sul corretto funzionamento del sistema. Il consulente, su milioni di video, pesca, a caso, quello di Travaglio e lo rimuove senza avvertire YouTube. Non appena ricevuta notizia da parte dello staff di Beppe Grillo, YouTube contatta il consulente e il video torna online.

Ma perche', tra milioni di video hanno pescato proprio questo su "i bertoladri"? Perche' questo e' piu' scomodo degli altri?
2 ipotesi:
• si colpisce l'ultima uscita cronologica del Passaparola (il Passaparola va in onda su YouTube ogni lunedi' alle 14.00) per lanciare il segnale che il Passaparola sta facendo troppi ascolti
• i temi trattati nella fattispecie sono piu' scomodi degli altri.

Punto uno: e' vero, il Passaparola fa un mare di ascolti. Le puntate raggiungono dalle 250.000 alle 500.000 views. Tantissime se si pensa che meno del 5% di tutti i filmati di YouTube raggiunge queste cifre e che siamo in Italia.

Punto due: il contenuto e' veramente piu' esplosivo del solito. I temi sono 2: il recente scandalo che ha coinvolto la protezione civile e la figura (o il figuro?) del Sig. Bertolaso. Le intercettazioni telefoniche come strumento potentissimo per combattere la criminalita' e il malaffare.

Sul primo tema, il Mr. B ha rifiutato le dimissioni di Bertolaso, prima ancora di riceverle. Secondo, l'abolizione delle intercettazioni telefoniche e' uno dei prossimi obiettivi di Mr. B.

Fonti:
beppegrillo.it
Il Passaparola 'I bertoladri' di Marco Travaglio