Sunday, February 28, 2010

Il mondo sottosopra: La liberta' di informazione in Italia

Peter Bruegel - Il Mondo Sottosopra(1559)

Articolo 21 della Costituzione:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"

Il vero problema dell'Italia e' la mancanza di informazione libera.

L'informazione libera e' avere tanti giornali che raccontano dal loro punto di vista quello che succede. Questo e' il pluralismo.

In Italia invece ci sono molti giornali e poco pluralismo, perche' gli editori non sono interessati a vendere i giornali ma a vendere i loro prodotti o se' stessi per fare affari in altri settori. E questo non ha nulla a che fare con l'informazione.

La mancanza di liberta' di informazione e' il problema piu' grave perche' fa si' che i problemi vengano nascosti ai cittadini. O che i cittadini vengano continuamente confusi da immagini e fatti che sono sempre artificialmente mantenuti fuori fuoco. Quindi si ricorrera' sempre a soluzioni di fortuna e quindi non si risolvera' mai nulla. E' la spirale che si auto genera di un sistema malato. La soluzione e' che siano ormai i cittadini a fare informazione.

I fatti non possono essere raccontati dai politici perche' loro stessi hanno creato le situazioni e quindi sarebbe come chiedere all'oste se il vino e' buono. I politici devono raccontare cosa vogliono fare e cosa vorranno fare. I fatti devono essere raccontati da giornalisti liberi che, come controllori esterni dei politici, si assumono la responsabilita' di cio' che scrivono.

Su un giornale edito da una casa automobilisica, difficilmente vado a cercare informazioni su quale macchina comprare. Se un giornale appartiene al presidente del consiglio, difficilmente vado su quel giornale a chiedere se il presidente sta facendo bene. Perche' c'e' un conflitto di interessi.

Purtroppo l'Italia e' un paese capovolto, dove ci sono i politici che raccontano i fatti (che loro stessi hanno contribuito a creare) e i giornalisti che bastonano o premiano i politici sulla base degli interessi politici degli editori (che pagano il salario ai giornalisti).

La mancanza di editori puri in Italia e' la causa piu' significativa che spiega la mancanza di informazione libera e la confusione che si respira.

Quindi ecco chi c'e' dietro le testate dei giornali italiani:

La Stampa: giornale governativo della Fiat;
• La Repubblica: De Benedetti, imprenditore di centro sinistra;
Libero e il Riformista: Angelucci, deputato nel PdL (per questo scampato al carcere), ex palazzinaro di Roma, proprietario di molte cliniche private e bipartisan con un giornale di destra e uno di sinistra visto hanno bisogno di buoni rapporti con il governo e le giunte regionali che cambiano, a volte son di destra e a volte son di sinistra. Chiunque vinca o perda le elezioni, Angelucci vince sempre. E il politico di turno concedera' appalti sanitari alle sue cliniche;
• il Foglio, il Giornale, Panorama, Chi: Silvio Berlusconi;
• Il Messaggero, Il Gazzettino, Il Mattino: Caltagirone, suocero di Casini;
Corriere della Sera: giornale della borghesia milanese, tutta la Confindustria e le principali banche italiane;
Il Sole 24 ore: la Confindustria, editore Emma Marcegaglia. Confindustria, l'associazione degli imprenditori italiani, anzi prenditori. Prenditori di denaro pubblico, sempre a chiedere soldi allo stato italiano sotto forma di incentivi e finanziamenti perche' non sono capaci di fare gli imprenditori;
Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno: Attilio Monti, petroliere;
Il Fatto Quodiano, nessuno. Chi l'ha fondato.

Fonti:
Marco Travaglio e la liberta' di informazione
1 - I giornali in Italia 2 - Perche' gli imprenditori della sanita' privata diventano editori di giornali 3 - Ciarrapico conflitto di interessi degli editori Gianni Riotta e il politico dell'anno Confindustria e governo Tremonti - Marcegaglia inceneritori 4 Corriere della Sera e la foto di Di Pietro, Contrada e lagente della Cia Feltri il Giornale Panorama e il complotto DAddario Marrazzo Tartaglia 5 Panorama e il complotto D'Addario utilizzatore finale e utilizzatore iniziale: oscura centrale spionistica Tarantini protasi sanitarie - Bertolaso 6 - La realta' cambia a seconda di come la chiami, Processo MORTO (breve), ILlegittimo impedimento 7 - Processo estinto

Fanno piu' male i Bertoladri o le intercettazioni telefoniche?


Magia! Mistero! Apparizioni! Sparizioni! E zac, da YouTube scompare il video: "I bertoladri" di Marco Travaglio tratto dalla sua trasmissione Passaparola. La motivazione: "Questo video non è più disponibile a causa di un reclamo di violazione di copyright da parte di Mediaset".

Ahahah ma chi lo avrebbe mai detto! Quindi Travaglio e' sotto contratto per Mediaset, a nostra insaputa. ;)

Cosa e' successo: RTI promuove una causa civile contro YouTube, che e' un hosting service provider e ha l'obbligo di rimuovere i contenuti che violino il copyright. Il giudice nomina un consulente che effettua verifiche sul corretto funzionamento del sistema. Il consulente, su milioni di video, pesca, a caso, quello di Travaglio e lo rimuove senza avvertire YouTube. Non appena ricevuta notizia da parte dello staff di Beppe Grillo, YouTube contatta il consulente e il video torna online.

Ma perche', tra milioni di video hanno pescato proprio questo su "i bertoladri"? Perche' questo e' piu' scomodo degli altri?
2 ipotesi:
• si colpisce l'ultima uscita cronologica del Passaparola (il Passaparola va in onda su YouTube ogni lunedi' alle 14.00) per lanciare il segnale che il Passaparola sta facendo troppi ascolti
• i temi trattati nella fattispecie sono piu' scomodi degli altri.

Punto uno: e' vero, il Passaparola fa un mare di ascolti. Le puntate raggiungono dalle 250.000 alle 500.000 views. Tantissime se si pensa che meno del 5% di tutti i filmati di YouTube raggiunge queste cifre e che siamo in Italia.

Punto due: il contenuto e' veramente piu' esplosivo del solito. I temi sono 2: il recente scandalo che ha coinvolto la protezione civile e la figura (o il figuro?) del Sig. Bertolaso. Le intercettazioni telefoniche come strumento potentissimo per combattere la criminalita' e il malaffare.

Sul primo tema, il Mr. B ha rifiutato le dimissioni di Bertolaso, prima ancora di riceverle. Secondo, l'abolizione delle intercettazioni telefoniche e' uno dei prossimi obiettivi di Mr. B.

Fonti:
beppegrillo.it
Il Passaparola 'I bertoladri' di Marco Travaglio