Monday, March 15, 2010

Il paradiso dei calzini: Claudio Brachinooooo, sospeso per 2 mesi!


Il giudice Mesiano e la canzone di Capossela.

Calzini Calzettini Calzetti Calze Collant Autoreggenti Calzoni Calzone Calzamaglia

Uno dei grandi dipendenti del gruppo Fininvest, tale, Claudio Brachino, nientemeno che direttore responsabile di Videonews (ahh, pero'!).

Claudio Brachino, direttore responsabile di Videonews in pectore, con oltre 20 anni di onorata (si fa per dire) carriera giornalistica, e' stato sospeso oggi per 2 mesi dall'ordine dei Giornalisti della Lombardia.

Mado'! Che avra' fatto per meritarsi addittura la sospensione? Dall'ordine poi. Non so se ti e' chiaro, ma l'ordine in Italia, anzi, gli ordini in Italia ci stanno proprio per evitare che qualcuno venga sospeso.

Ma che ha fatto Claudio Brachino? Miii, e che non me lo rricordo? Dammi un aiutino, dai!

Ok, ti do un suggerimento: calzini turchesi.

Brachino è stato sanzionato - si legge nel comunicato dell'Ordine - per aver messo in onda un servizio filmato contenente "immagini diffuse in violazione dell'art. 2 della Legge istitutiva dell'Ordine, la n. 69 del 3 febbraio 1969 nonché degli art. 137 Dlgs 196/2003 e 6 del Codice deontologico". "Il servizio firmato da Annalisa Spinoso (iscritta all'Ordine della Sicilia) - prosegue l'ente di categoria nella nota - ritraeva Raimondo Mesiano, giudice del Tribunale di Milano, che pochi giorni prima aveva emesso in sede civile una sentenza di risarcimento danni di 750 milioni di euro a carico di Fininvest, cui fa riferimento la rete televisiva per la quale Brachino lavora".

Brachino, ma che combini! Ma chi ti ha dato da fare questo scoop? Eh? Diccelo a noi! Lo volevi tu il posto di Minzo, nevvero? Eddai, di' la verita' che lo volevi tu l'editoriale sui calzini turchesi. Ti sei pure dovuto scusare con tutti, per dei calzini!

Un altro video, va!
CORNACCHIONE - I CALZINI DI MESIANO - CHE TEMPO CHE FA - 18/10/09 - DA VEDERE TUTTO, I CALZINI DAL MINUTO 6.40


Ahahah non potro' mai piu' pensare ai miei calzini turchesi senza che mi disegni un ghigno in faccia. Grazie Claudio per darmi queste soddisfazioni, non pensavo di meritare tanto. Grazie!

Fonti:
L'Ordine sospende Brachino per il servizio su Mesiano

Pietro Ferrazzi - Dell'Utri e' il suo biglietto da visita

Il signore al centro lo conosciamo, Pietro Ferrazzi alla sua destra

La foto e lo scambio di commenti sotto sono pubblici su Facebook oggi 16 marzo 2010, basta iscriversi a questo fantastico gruppo.

E lo scambio online tra io sottoscritto e Pietro Ferrazzi, sull'opportunita' per un giovane politico di stare di fianco ad un uomo d'onore come Marcello Dell'Utri.

Pietro Ferrazzi e' una giovane promessa del firmamento politico mantovano. Laureato in legge all'universita' di Parma, ci tiene a ribadire che va fiero della sua amicizia con il signor Marcello Dell'Utri.

Mentre infatti io commento la foto di cui sopra ricordandogli chi e' il signore palermitano che sta abbracciando con una piccola storiografia, il Ferrazzi si inalbera e risponde con una stoccata degna di un fiorettista consumato:
Caro Marconato, non so chi tu sia. Conosco invece molto bene il sen. Dell'Utri e mi onoro della sua amicizia. La giustizia italiana, in tema di mafia, ha perso credibilità molti anni fa quando ingabbiò Enzo Tortora e ha continuato a delegittimarsi con i casi di Mannino, Contrada, Andreottti ecc ecc...Arriverà il momento della verità anche per Dell'Utri, cui certo non rinnego ora per opportunismo nè mai rinnegherei la mia stima e il mio affetto.

Peccato che il momento della verita' sia arrivato per Marcello Dell'Utri circa 10 anni fa quando decise di patteggiare 2 anni e mezzo definitivi in Cassazione per false fatture e frode fiscale. Patteggiamento e' uguale a riconoscersi colpevole, confessare e, per questo, ottenere una pena piu' breve.

Ebbene si', ho dovuto dargli questa brutta notizia! Che fara' il Ferrazzi adesso? Si stara' strappando i capelli! Avra' chiamato in lacrime il suo uomo modello per chiedegli lumi:

'Sigh! Sniff! Sob! Marcello, ma e' vero che hai patteggiato? Ma perche'? Perche' l'hai fatto? Uno come te, con la tua esperienza!! Sigh! Sigh! Sniff! Sniff! Sob! Sob!'

Anche a lui, il grande dell'Utri avra' risposto con una delle sue frasi celebri, una delle frasi con cui erudiva i colleghi imputati e i discepoli in un circolo delle Marche 10 anni fa dopo aver patteggiato e dopo aver licenziato i suoi legali: “Nei processi non patteggiate mai, non parlate mai e fate passare più tempo possibile: magari intanto muore il pm, o il giudice, o un testimone...”.

Come si direbbe in perfetto siciliano: 'Si tu si mutu, surdu e taci, campi cent'anni in paci' [traduzione: se fai il muto, il sordo e stai zitto, vai sempre sereno]

Fonti:
Salvate il soldato Dell'Utri

Sunday, March 14, 2010

Editto Bulgaro 2: Berlusconi disse 'Aprite il fuoco su Santoro e gli altri'

Ecco la mappa de 'Il Fatto Quotidiano' di Domenica 14 Marzo 2010 che ricostruisce l'inchiesta di Trani e i suoi sviluppi.

Articolo 21 della Costituzione:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"

Antonio Massari su 'Il Fatto Quotidiano' svela l'inchiesta di Trani dove il Presidente del Consiglio e' indagato per concussione. Eccovi il primo paragrafo.

'Bisognava aprire il fuoco su Annozero e tutte le trasmissioni che le somigliavano. Era questo che Berlusconi e il commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi si dicevano al telefono, alla fine del 2009, nelle settimane in cui ipotizzavano di mettere in atto una “strategia” per fermare Santoro. “Dovete fare qualcosa che consenta alla Rai di dire: chiudiamo tutto” diceva Berlusconi. Innocenzi non si ribella. Anzi. È pronto ad “aprire il fuoco” nel giro di pochi giorni. Il premier ribatte che non ci si può limitare a Santoro: il fuoco va aperto su tutte le trasmissioni che somigliano ad Annozero. Berlusconi è esasperato da Santoro. Ma anche Floris, con Ballarò, gli crea dei fastidi. Non riesce più a sopportare “la faccia” di Di Pietro in televisione.

Fonti:
Il Fatto Quotidiano

Io sono del Partito dell'Amore per la Costituzione Italiana

Roma, piazza Navona, 07/03/2010 - V. Marinelli, un giudice della Cassazione, parla del Decreto truffa "Salva-liste" in occasione della manifestazione organizzata dal Popolo Viola a difesa della Costituzione.

Articolo 1 della Costituzione:
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle FORME e nei limiti della Costituzione."

Wednesday, March 10, 2010

Quant'e' difficile imparare

Una classe come tante, in un periodo come tanti

Circola da qualche settimana in rete questo scritto di Elsa Morante. Per chi se lo fosse perso:
Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.”

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo è del 1945 e si riferisce a Mussolini.

Tuesday, March 2, 2010

Il cittadino non deve vedere la luce: censura dei talk-show politici ad un mese dalle elezioni

Articolo 21 della Costituzione:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"

Al grido "W Putin" il parlamento decide che uno stop a tutti i talk-show ad un mese dalle elezioni avvicinera' l'Italia ai virtuosismi russi.

Obiettivo: mantenere i cittadini all'oscuro degli sviluppi dei seguenti temi scomodi. Mi limito ad elencarli qui sotto, senza approfondimento, ma l'utilizzatore finale e' sempre il PdL, il Partito dei Ladri:
• Liste pulite: gli incandidabili regione per regione;
• Il pasticcio liste PdL a Roma e le irregolarita' di Formigoni in Lombardia;
• Scandalo Bertolaso e protezione civile;
• Nuove leggi ad personam e, forse, anche ad listam e manovre di avvicinamento all'ILlegittimo impedimento (contrario e' l'80% della popolazione, di destra e di sinistra);
• L'Aquila e la popolazione che con le carriole libera la zona rossa dalle macerie;
• La neutralizzazione ad opera del Governo delle liberta' di uno degli strumenti piu' pericolosi per scoperchiare il marcio del nostro paese: le intercettazioni telefoniche;
• La situazione disastrosa della nostra economia e il fatto che non ci siano segnali di ripresa.

Come funziona a Londra, ad esempio:
Nessun black-out. Si fanno tutti i talk show fino ad un giorno prima delle elezioni. Viene dato lo stesso tempo a tutti i partiti politici, tanto sulla BBC quanto sulle TV private. Il primo ministro affronta l'opposizione in Parlamento una volta alla settimana e l'evento viene teletrasmesso.

Fonti:
Repubblica TV - Par condicio, stop ai talk show, 2/marzo/2010
New York Times - Nuvole nere sulla stabilita' finanziaria dell'Italia?